Scatta lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori diretti di McDonald’s Development Italia. “Alla base della mobilitazione, indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – si legge nella nota – l’indisponibilità aziendale ad avviare un tavolo di trattativa per la definizione di un contratto integrativo di gruppo, nonché il mancato adempimento di quanto previsto dalla contrattazione nazionale di settore in tema di diritti di informazione, con particolare riferimento ai dati aziendali richiesti e non ancora ricevuti. Una posizione che rappresenta una chiusura totale rispetto a quanto previsto dagli accordi interconfederali e dal contratto nazionale applicato”.

Sono circa 3.600 i dipendenti diretti su un totale di oltre 35.000 

La multinazionale operativa nel settore della ristorazione commerciale è presente in Italia con 740 locali, di cui 680, pari al 92%, gestiti in licenza, e 60 locali, pari all’8%, a gestione diretta. Sono circa 3.600 i dipendenti diretti su un totale di oltre 35.000 lavoratori occupati su tutto il territorio nazionale con i licenziatari, ai quali nei prossimi giorni verranno inviate le piattaforme con la richiesta di avviare i tavoli per la stipula di integrativi aziendali.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, laddove McDonald’s manterrà il diniego ad aprire il tavolo di trattativa per il Cia, si riservano di intraprendere le iniziative ritenute idonee, compresa la proclamazione di un pacchetto di ore di sciopero, “per manifestare disappunto e contrarietà rispetto all’indisponibilità alla contrattazione, al confronto e al dialogo da una società quale McDonald’s, che rappresenta uno dei maggiori player nella ristorazione fast food nel mondo”.