“La committenza scrivono Cgil Cisl Uil – ha reso evidente la volontà di trasferire le attività presso altri siti senza assicurare la piena riassunzione di tutto il personale e il 5 febbraio ha aperto una procedura di licenziamento collettivo”
La protesta, indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, contro l’indisponibilità aziendale ad aprire il confronto per la definizione di un contratto integrativo aziendale di gruppo
La Fil Cgilt Milano e Lombardia: “La dirigenza ignora le relazioni industriali”. Aperto lo stato di agitazione in attesa dell’incontro con l’azienda del 19 dicembre
A votarlo 200 ciclofattorini in assemblea. Francesco Brugnone, segretario generale del Nidil Cgil provinciale: “Lavoratori esasperati. E l’azienda tace”
Per la Flai Cgil è Iinaccettabile che il management abbia chiesto una proroga fino al 31 dicembre 2027 delle deroghe senza limitazioni riguardanti la durata e i rinnovi dei contratti di lavoro in somministrazione a tempo determinato
Mancate assunzioni, indennità non riconosciute e niente contratto decentrato: forte preoccupazione per la tenuta del sistema. Pronti a mettere in atto tutte le forme di lotta necessarie
Serena Sorrentino ai microfoni di Collettiva fa il punto sullo stato di agitazione indetto unitariamente dai sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e UIl, per accendere i riflettori su problemi strutturali per i quali l'emergenza pandemica è diventata un detonatore. Al centro la sicurezza degli operatori, ma non solo. Anche le carenze di personale, le risorse per il rinnovo dei contratti e le questioni riguardanti l'organizzazione del lavoro in smart working
I sindacati del pubblico impiego, che hanno già dichiarato lo stato di agitazione del settore, protestano in difesa dei diritti contrattuali e del lavoro dei dipendenti del Mibact. Presidio a Torino, davanti alla sede regionale del ministero delle Finanze
"Oltre 20 milioni persi dai lavoratori. Chiesto al Prefetto l'avvio delle procedure di raffreddamento: vogliamo risposte immediate dalla giunta capitolina, con l'avvio di un tavolo negoziale o sarà mobilitazione", dicono i sindacati del pubblico impiego
A rischio 98 posti di lavoro. I dubbi e le angosce di lavoratori e famiglie: mentre il sito viene fermato, l’azienda trasferisce i macchinari in Polonia, annulla gli accordi e rimette tutto l'organico in cassa integrazione (in imminente scadenza)
I dipendenti dell'impresa di costruzioni Drago sono senza retribuzione da novembre. Il sindacato degli edili della Cgil: “Abbiamo chiesto un incontro alla Regione per evitare lo sciopero, che metterebbe a rischio la viabilità dell'isola"
La proprietà ha fatto sapere a 230 lavoratori e alle loro famiglie che potrebbero perdere il posto. Le federazioni nazionali del commercio di Cgil, Cisl e Uil hanno dichiarato lo stato di agitazione