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Sono circa 800, di cui 321 impiegati soltanto negli uffici di competenza della giunta regionale della Campania e comandati presso altri enti, i lavoratori socialmente utili che dal 31 dicembre sono rimasti esclusi
dalla proroga dei loro contratti e dei relativi progetti, e ad oggi sono ancora senza reddito e senza risposte da parte del Governo. Una vertenza che va avanti da tempo e che ha visto l’impegno unitario di Cgil, Cisl e
Uil Campania che stamattina hanno tenuto un presidio sotto la sede della Prefettura di Napoli, in piazza Plebiscito, dove sono stati ricevuti dal dottor Dario Annunziata.
“Il Governo – dicono in una nota congiunta Giuseppe Metitiero (Cgil Campania), Angelo Iodice Magliacano (Felsa Cisl Campania) e Osvaldo Nastasi (Uil Campania) - ha prodotto un provvedimento monco: a fronte di una proroga dei termini per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, non c’è stata una proroga dei progetti, il che significa che 805 famiglie in Campania, a partire dal 1° gennaio di quest’anno non percepiscono più il salario".
"I progetti – sostengono ancora i confederali della Campania - sono importantissimi non solo per assicurare la continuità lavorativa negli enti in cui questi lavoratori prestano servizio – Regione, Città metropolitana di Napoli, tribunali e Comuni –, ma soprattutto perché assicurerebbero una continuità occupazionale e un sostegno al reddito per queste famiglie. La proroga dei progetti e delle assunzioni in deroga resta l’unica soluzione”.