Il 4 novembre scorso la O.M.V., Officine Metallurgiche Ventura, con sede a Lesmo, ha comunicato il licenziamento “per motivo oggettivo ai sensi e per gli effetti dell’art. 7” di Massimo Carcano, dipendente storico dell’azienda dal 1990 e attuale Responsabile Logistica, “giustificando la scelta – si legge in una nota dell’organizzazione – con una presunta riduzione delle attività aziendali e sostenendo l’impossibilità di ricollocare il lavoratore in altre mansioni. Carcano è un delegato della Fiom Cgil Monza Brianza e un rappresentante sindacale molto stimato, il cui contributo ha accompagnato la crescita dell’azienda negli ultimi decenni”. 

“Il licenziamento arriva in un contesto di tensione e di scarsa trasparenza nelle relazioni sindacali, da quando il gruppo Eusider ha acquisito Ventura – la denuncia nella nota –. Negli ultimi mesi, infatti, le relazioni tra il management del gruppo Eusider e le organizzazioni sindacali si sono deteriorate sensibilmente quando, per esempio, l’azienda ha trasferito arbitrariamente i dipendenti, trascurando le comunicazioni sindacali e imponendo cambiamenti in maniera unilaterale”.

Il licenziamento del delegato Massimo Carcano, avvenuto tramite una semplice comunicazione, per Fiom e Fim rappresenta “un attacco inaccettabile al ruolo dei rappresentanti sindacali. Ci si domanda se l’impegno sindacale di Carcano sia il vero motivo di questa scelta aziendale e non la riorganizzazione. Sarebbe un fatto gravissimo. Le federazioni metalmeccaniche territoriali denunciano con fermezza questo atto e dichiarano che non resteranno indifferenti”.

Mercoledì 6 novembre le organizzazioni sindacali incontreranno i lavoratori in assemblea per valutare insieme le azioni necessarie affinché l’azienda ritiri il licenziamento. Al termine dell’assemblea verranno comunicate le iniziative di lotta che Fiom Cgil e Fim Cisl intraprenderanno per difendere i diritti dei lavoratori e la dignità dei loro rappresentanti.

“La procedura di licenziamento per motivo oggettivo di un delegato prevede che l’azienda chieda all’organizzazione sindacale di appartenenza del lavoratore un nullaosta preventivo”, denunciano Biagio Bonomo e Francesca Melagrana, rispettivamente funzionari Fiom Cgil e Fim Cisl territoriali, che aggiungono: “Non solo questo non è avvenuto, ma al lavoratore che il 4 novembre si è recato in azienda come tutti i giorni lavorativi, è stata consegnata a mano la lettera di licenziamento ed è stato poi accompagnato alla porta. Chiediamo il reintegro immediato del lavoratore perché è un licenziamento illegittimo e siamo pronti alla mobilitazione”, concludono i rappresentanti sindacali.