PHOTO
La vertenza Leroy Merlin si è risolta positivamente. Le lavoratrici e i lavoratori di Arzano (in provincia di Napoli) manterranno inalterate le proprie condizioni economiche e normative Al termine di un lungo e faticoso confronto, le segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, e le Rsu hanno raggiunto l’accordo con l’azienda subentrante Call2Net e l’azienda uscente Covisian, relativamente alla clausola sociale nel cambio di appalto delle attività di customer care di Leroy Merlin. A partire dal 1° agosto 41 lavoratrici e lavoratori di Arzano transiteranno nell’azienda Call2Net, mantenendo territorialità e condizioni economiche e normative equivalenti. Nella fattispecie, i lavoratori manterranno livelli, profili orario, anzianità convenzionale sia in riferimento alla parte economica (scatti di anzianità) sia per quel che concerne le tutele giuridiche derivanti dall’articolo 28.
L’accordo è stato raggiunto grazie al contributo di tutte le parti al tavolo, compresa l’azienda uscente Covisian che ha garantito la riqualificazione per i 6 lavoratori del sito di Bitritto che operano sulla commessa Leroy Merlin, favorendo la tutela occupazionale per tutto il perimetro interessato al cambio di appalto. Una trattativa partita decisamente in salita, in cui rischiava di venir meno uno dei punti saldi della clausola sociale nei customer care, il principio della territorialità. Le organizzazioni sindacali, grazie al prezioso contributo delle lavoratrici e dei lavoratori interessati che, chiamati allo sciopero hanno aderito massivamente, con fermezza hanno ribadito l’ineludibilità della clausola sociale, raggiungendo un accordo che ha trovato la soddisfazione di tutte le parti in causa.
Le tre sigle di categoria esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta, e in particolare "per aver mantenuto ferma l’applicazione della clausola sociale. In troppe occasioni, ultimamente, i chiari principi contenuti nell'articol0 53 bis del Ccnl delle tlc sono stati messi sotto attacco da tentativi maldestri di elusione da parte di committenze e outsourcer che, ancora non hanno compreso, quanto sia fondamentale e necessario che la competizione sia basata sulla qualità dei servizi erogati e non sul massimo ribasso dei prezzi di aggiudicazione delle gare".