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“Tre morti e un ferito in condizioni gravi impongono una riflessione concreta da parte di tutti, a partire dal Governo che deve fare un deciso cambio di rotta sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”. A dichiararlo, la Filt Cgil nazionale, sull’incidente sul lavoro nel porto di Crotone, dove hanno perso la vita tre componenti dell’equipaggio del rimorchiatore “Asso Malakal Arbor”, battente bandiera delle isole pacifiche Palau, mentre un altro lavoratore è rimasto gravemente ferito.
“E’ l’ennesima tragedia - denuncia la federazione dei trasporti della Cgil -, che coinvolge quattro lavoratori extracomunitari dell’equipaggio di un rimorchiatore che, evidentemente, stando ai primi rilievi delle indagini tuttora in corso, non aveva neanche attivato le procedure previste per i lavori a caldo e richiesto, conseguentemente, anche la presenza delle guardie ai fuochi che, in tutti gli ambiti dove sono in atto comportamenti determinanti per situazioni di pericolo, quali anche le lavorazioni a bordo, restano l’elemento centrale nella prevenzione degli incendi e, quindi, degli incidenti nei porti”.
“Gli incidenti sul lavoro anche mortali - sostiene ancora la Filt - non accennano a diminuire e sono il segno evidente della scarsa attenzione dedicata alla sicurezza sui luoghi di lavoro che emerge, purtroppo, anche in questa circostanza, considerando l’assoluto dispregio delle regole primarie per effettuare determinate lavorazioni a bordo. Gli esiti delle indagini saranno utili a individuare le dinamiche e gli eventuali soggetti responsabili di tale tragedia”.
“La sicurezza sul lavoro nel trasporto marittimo - afferma infine il sindacato - assume un ruolo fondamentale e richiede la pedissequa applicazione di quanto già previsto dal decreto legge 272/99 (Adeguamento della normativa su sicurezza e salute dei lavoratori in ambito portuale), unitamente a tutte le ulteriori misure utili a contrastare gli indicenti in termini di prevenzione e di diffusione della cultura della sicurezza”