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“La direzione aziendale di Lear ha sostanzialmente scartato la possibilità di trasferimento di altre produzioni nello stabilimento di Grugliasco (Torino), valutandole sia troppo dispendiose sia insufficienti a saturare lo stabilimento”. A dirlo sono Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, commentando l’incontro che si è tenuto martedì 27 febbraio al ministero delle Imprese.
“L'attuale produzione – aggiungono i sindacati – dovrebbe garantire lavoro solo per una quarantina di persone, insufficienti ad arrivare al 20% di produzione richiesto dalla tipologia di cassa integrazione adottata. La direzione aziendale ha invece dichiarato di voler far ricorso a strumenti di outplacement e di voler esplorare la possibilità di una riconversione industriale”.
Fiom, Fim e Uilm si dicono “consapevoli della gravità della situazione e delle dichiarazioni aziendali”, e hanno risposto chiedendo “alcune garanzie per proseguire il difficile confronto. Più in particolare abbiamo chiesto di presentare un cronoprogramma da qui al 30 giugno sull’ipotesi di reindustrializzazione con verifiche periodiche in sede ministeriale; di assicurare l'utilizzo della cassa integrazione fino a fine anno e fare il punto sulla possibilità di ulteriore ricorso ad ammortizzatori sociali per l’avvenire”.
Hanno inoltre chiesto di “mantenere l’attuale produzione a Torino, di affiancare all’auspicato piano di reindustrializzazione un programma in cui coesistano outplacement e incentivi per le uscite volontarie almeno pari a quanto fatto in passato, di incentivare i trasferimenti ad altri siti del gruppo, di riassorbire parte dei lavoratori nei contigui enti centrali, di consentire ai lavoratori la possibilità di distacco presso altre aziende”.
Fiom, Fim e Uilm così concludono: “La direzione di Lear ci ha dato risposta in linea di principio positiva, ma che andrà tutta verificata in concreto. In ogni caso, qualora non emergesse un acquirente credibile, ribadiremmo la nostra richiesta a Lear di farsi carico dello stabilimento di Grugliasco con soluzioni industriali proprie. Il prossimo incontro si terrà al ministero delle Imprese il 26 marzo”.