È il giorno della grande manifestazione nazionale. I sindacati del lavoro pubblico, Fp Cgil, Uil Fpl e Uil Pa, scendono in piazza per la mobilitazione dal titolo “Salario, salute, diritti, occupazione”. Appuntamento oggi, 19 ottobre, a Roma in piazza del Popolo alle 10. La manifestazione è in diretta su Collettiva. Sono attese oltre 10.000 persone da tutta Italia.
L’obiettivo della protesta è rivendicare il rinnovo dei contratti nazionali per tutti i lavoratori dei servizi pubblici, chiedendo maggiori risorse per i contratti nazionali perché è inconcepibile proporre aumenti salariali intorno al 5% quando l’inflazione è al 17%. In particolare si chiedono maggiori risorse per la sanità pubblica al fine di garantire cure universali e gratuite.
La manifestazione denuncia inoltre l’aumento delle disuguaglianze, che verrà provocato dall’autonomia differenziata e rilancia la proposta di un grande Piano straordinario per l’occupazione per compensare la cronica carenza di personale.
“Il governo deve dare risposte ai lavoratori delle funzioni centrali, delle funzioni locali e della sanità”, hanno spiegato i segretari generali, rispettivamente Serena Sorrentino, Rita Longobardi e Sandro Colombi. “Sono in gioco – spiegano i sindacati – la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e i diritti costituzionalmente riconosciuti alle cittadine e ai cittadini. Noi non ci stiamo”, concludono.
Landini e Bombardieri in piazza
I segretari generali Cgil e Uil Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri partecipano alla manifestazione nazionale. I leader delle due Confederazioni sfilano insieme al corteo che partirà da Piazza Barberini alle 9.30 per poi concludere gli interventi che si alterneranno dal palco allestito in Piazza del Popolo.
I leader sindacali ricordano i motivi della loro presenza: una mobilitazione promossa per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro, per un salario dignitoso, per lo sblocco dei fondi per il salario accessorio e il rifinanziamento dei fondi per la riqualificazione del personale, per un piano straordinario di assunzioni, per chiedere maggiori risorse per la sanità pubblica e lo stop alle privatizzazioni, per rivendicare la stabilizzazione dei precari e migliori condizioni di lavoro.