PHOTO
Questa mattina, a Bologna si è svolto l’incontro delle rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil ed è stata varata, dopo le numerose assemblee consultive dei lavoratori del settore, la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale del settore delle lavanderie industriali che in Italia ha circa 20 mila addetti. Il documento sarà subito inviato ad Assosistema, l’associazione datoriale di settore aderente a Confindustria, per iniziare il prima possibile le trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che scadrà il prossimo 31 dicembre.
Parte economica
La proposta economica complessiva di aumento salariale avanzata dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil per il triennio 2023-2025 è di 200 euro lordi mensili (livello A3). A questi si aggiunge la richiesta di aumento dell’elemento perequativo con l’intento di passarlo dagli attuali 260 a 500 euro annuali. Per quanto riguarda il welfare contrattuale la richiesta dei sindacati è di innalzare al 2.5% il contributo aziendale per quanto riguarda il fondo previdenziale Previmoda, mentre sul fondo sanitario di settore Fasiil la richiesta di portare a 12 euro il contributo mensile a carico delle imprese.
Parte normativa
Molte le richieste introdotte attraverso il coinvolgimento dei lavoratori nelle assemblee. A partire dal capitolo che riguarda i diritti, i sindacati chiedono l’ampliamento della fruizione dei premessi studi anche per i lavoratori che frequentano corsi universitari, l’introduzione di giornate di permessi retribuiti per visite mediche, l’ampliamento delle casistiche per il periodo di comporto in caso di malattie gravi e la richiesta di permessi retribuiti in caso di adozioni nazionali e internazionali. Infine, le organizzazioni sindacali chiedono di inserire nel ccnl una regolamentazione del lavoro agile attraverso apposite linee guida.