Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è intervenuto a Napoli all'iniziativa organizzata dalla Filt Cgil su Europa, lavoro, trasporti. Per il leader di Corso d'Italia, "C'è bisogno di un coordinamento dell'azione sindacale e c'è bisogno di un rapporto con le forze politiche presenti in Europa e nel Parlamento Europeo per sostenerci nella costruzione di un'Europa sociale che ancora non esiste". Secondo Landini, in mancanza di diritti e di un sistema fiscale comune, negli ultimi anni abbiamo assistito a delocalizzazioni che hanno messo in competizione lavoratori residenti in diversi paesi europei.
"La Cgil e gli altri sindacati progressisti comunitari – ha sottolineato Landini - intendono recuperare una rappresentanza del lavoro, cambiando le leggi sbagliate sorte in giro per l'Europa per aumentare la precarietà. D'altra parte, abbiamo bisogno di conquistare quei diritti sociali che permettono alle persone di partecipare alle scelte realizzate".
Per il leader della Cgil: "Siamo di fronte alla necessità di cambiare un modello di sviluppo sbagliato. Abbiamo bisogno che il modo con cui si produce e si vive sia rispettoso dell'ambiente. Questo vuol dire cambiare – se pensiamo anche al sistema logistico dei trasporti – la circolazione nelle città, la progettazione dei mezzi, e rendere queste pratiche sostenibili".
"La tecnologia digitale – ha spiegato Landini – sta rivoluzionando l'intero sistema e con esso i contenuti del lavoro. Per questo il sindacato deve agire per cambiare il modello sociale e rapportarsi anche con la politica per ottenere che le istituzioni tornino a rappresentare l'interesse di chi lavora. Dopo la pandemia, l'Europa sta facendo i conti con la guerra. Noi diciamo in modo molto chiaro che bisogna fermare questo assurdo conflitto. Il tema va affrontato non aumentando le spese militari ma facendo crescere le risorse per la sanità pubblica, per un lavoro con diritti e per un'Europa sociale che davvero superi le logiche di mercato".