Il ministero del Lavoro ha annunciato l’elaborazione di un decreto legge per la proroga della cassa integrazione straordinaria per cessazione, con effetto retroattivo, per un ulteriore semestre. Una misura cruciale per garantire un sostegno economico e un futuro occupazionale alle 300 lavoratrici del gruppo La Perla, coinvolte nel primo caso di liquidazione giudiziale transfrontaliera dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
La complessità giuridica della vicenda è aggravata dalla struttura dell’azienda: il management è oggetto di una procedura concorsuale a Londra, lo stabilimento per la produzione si trova a Bologna e il marchio, simbolo del Made in Italy, è registrato a Roma. La proroga della cigs è vincolata alla rapida cessione delle aziende del Gruppo a un nuovo soggetto industriale che possa garantire la continuità produttiva e occupazionale.
I sindacati Filctem Cgil e Uiltec Uil sottolineano l’urgenza di un intervento governativo rapido per l’approvazione del decreto, ritenendo la tempestività un fattore determinante per la salvaguardia dei posti di lavoro. Nonostante le numerose manifestazioni di interesse per l’acquisizione del marchio, senza le decisioni di questa mattina la situazione delle lavoratrici sarebbe drammatica: per oltre quaranta di loro, la cassa integrazione è terminata il 25 gennaio, mentre altre dieci, impiegate nei negozi, vedranno scadere l’ammortizzatore sociale il 10 aprile.
L’assenza di un piano industriale chiaro e il protrarsi delle trattative rendono incerto il destino delle maestranze. La rapida approvazione della proroga della cassa integrazione straordinaria diventa quindi un passo essenziale per evitare la dispersione di competenze fondamentali per il rilancio dell’azienda. La collaborazione tra istituzioni, sindacati e potenziali investitori è importante per garantire una soluzione strutturale che non si limiti al solo sostegno temporaneo, ma che assicuri un futuro concreto alle lavoratrici e al prestigioso marchio bolognese.