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L'iter per la vendita degli asset del Gruppo La Perla entra in una fase cruciale, con la conferma di sedici manifestazioni di interesse da parte di investitori industriali e finanziari. Un segnale positivo, secondo il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che lo definisce “un passo decisivo per la possibile rinascita di La Perla e per l’intero comparto della moda italiana”.
L'afflusso crescente di richieste ha portato i commissari straordinari a chiedere al Mimit una proroga di due settimane, in modo da garantire una più ampia partecipazione alla procedura. Gli operatori interessati avranno accesso alla data room per esaminare le informazioni necessarie e presentare, eventualmente, un’offerta vincolante.
Sul fronte sindacale, la notizia è stata accolta come la conferma della strategia portata avanti fin dall’inizio. “Abbiamo sempre creduto che il modo migliore per garantire un futuro a La Perla fosse quello di portare sul mercato tutte le aziende del gruppo – dichiara Stefania Pisani, segretaria generale della Filctem Cgil di Bologna – e i numeri di oggi ci danno ragione”. Tuttavia, avverte, prima di esprimere giudizi definitivi sarà necessario entrare nel merito delle proposte e verificare la loro reale fattibilità industriale.
Un tema centrale per il sindacato resta la tutela delle lavoratrici ancora prive di ammortizzatori sociali. Nei giorni scorsi, a Bologna, si sono svolte mobilitazioni per chiedere la cassa integrazione per tutte le dipendenti fino alla conclusione della vertenza. “Oggi più che mai serve una risposta concreta per la cinquantina di colleghe ancora senza alcuna tutela – sottolinea Pisani –. Il rilancio di La Perla deve partire dalle competenze esistenti, perché senza le professionalità di queste lavoratrici, nessun piano industriale potrà avere successo”.
Intanto, il Mimit rivendica il lavoro svolto per armonizzare le diverse procedure concorsuali – una in Italia e altre a carattere liquidatorio, tra cui una nel Regno Unito – con l’obiettivo di salvaguardare il futuro del gruppo. “Dal 2023 ci siamo impegnati per tutelare il valore del marchio La Perla e i suoi lavoratori, rafforzando un settore strategico per l’economia nazionale”, ha dichiarato il sottosegretario Fausta Bergamotto.
Ora la partita si gioca sulle proposte concrete che arriveranno dagli investitori e sulle garanzie per chi lavora nel gruppo.