A Bologna, sono tornate a manifestare le "perline", le lavoratrici de La Perla, l'unica azienda di corsetteria di alta gamma a livello globale. Con giochi d’acqua e racchettoni prosegue la loro battaglia per mantenere alta l’attenzione sulla propria vertenza e per tornare presto a progettare e produrre la lingerie di lusso conosciuta in tutto il mondo.

Le richieste dei sindacati

Il riconoscimento dell’amministrazione straordinaria alla sola azienda produttiva (priva delle funzioni dirigenziali e della catena di vendita) impedisce la riattivazione dell'attività. Per questo la Filctem Cgil di Bologna e la Uiltec dell’Emilia-Romagna chiedono – in forza della fittizia suddivisione del gruppo in tre aziende – che si proceda all'attrazione nella procedura concorsuale di LP Management UK e La Perla Italia.

"Siamo ancora in attesa che venga definito il protocollo - spiega Stefania Pisani, segretaria generale della Filctem Cgil di Bologna - che raccordi le tre procedure giudiziali italiane con quella inglese, detentrice del marchio. Dall'8 aprile scorso attendiamo una convocazione del tavolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per riunire la dimensione legale della vertenza con quella sindacale ma ad oggi non abbiamo ricevuto risposte".

Le puntate precedenti

Dal 2018, quando il fondo Tennor ha smesso di pagare i fornitori e l'energia elettrica, non ha pianificato nuove collezioni e dal novembre 2023 ha interrotto il pagamento degli stipendi alle 300 dipendenti. A Londra, dove ha sede il marchio della società, è stata aperta un'istanza di fallimento per il mancato pagamento di contributi e imposte per milioni di sterline con il rischio di un effetto domino sullo stabilimento bolognese in cui sono concentrate le professionalità che ne hanno determinato il successo.

Nel gennaio scorso le lavoratrici hanno manifestato a Bruxelles, davanti al Parlamento europeo, per chiedere nuove regole che limitino gli effetti della finanza speculativa che distrugge l'economia reale. Mentre a maggio, i sindacati sono riusciti a far porre la fabbrica felsinea in amministrazione straordinaria, per tentare il salvataggio dell'occupazione e del marchio.

Una storia lunga 70 anni

La Perla opera dal 1954 nel settore della lingerie di lusso. Un'eccellenza sotto il profilo del prodotto, del mercato e delle professionalità. Negli anni i suoi accessori sono stati indossati da star mondiali della musica come Viktoria Beckham e Beyoncé e hanno occupato le copertine delle più grandi riviste dedicate all'alta moda. Oggi, la maggiore preoccupazione per le lavoratrici emiliane, recentemente insignite con il premio Tina Anselmi, è che per soddisfare i creditori il marchio venga ceduto privo delle maestranze, determinando la fine di una lunga storia di successi.