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"Mettiamo il turismo sottosopra". Questo il titolo della campagna della Filcams Cgil che è stata lanciata in vista dell'apertura della stagione turistica. Come tutti sanno, il settore è stato uno dei più colpiti dagli effetti del Covid: proprio per questo il sindacato di categoria chiede di ripartire con più diritti e tutele, insomma più rispetto per le lavoratrici e i lavoratori. Gli addetti impegnati quest'anno saranno molti, data la ripartenza del comparto che emerge evidente dai dati: non si possono lasciare soli ma anzi vanno difesi, a maggior ragione oggi, perché il dopo pandemia è anche un'occasione per cambiare radicalmente il comparto e renderlo più equo.
A spiegare l'iniziativa in un video è stato il segretario nazionale della Filcams, Fabrizio Russo. “I lavoratori della filiera del turismo, della ristorazione e della cultura sono stati tra i più colpiti dalla situazione di crisi”, ricorda. Tra il 2020 e il 2021, rispetto al 2019, nel turismo - come saldo tra cessazioni e nuove attivazioni – si sono persi centinaia di migliaia di posti di lavoro, soprattutto tra lavoratrici e lavoratori già in condizioni di precarietà nel pre-pandemia.
La situazione, al di là della temporanea ripresa estiva, resta preoccupante in alcune delle città d’arte, per il turismo d’affari e per le agenzie di viaggi e i tour operator. Nel 2021 è cambiato il vento in termini di quantità, ma non di qualità e di stabilità. È necessario quindi avviare un profondo cambiamento, questo è il senso della campagna di comunicazione della Filcams per la stagione estiva 2022.
“Mettiamo il turismo sottosopra” è dunque lo slogan della comunicazione estiva. “Significa porre al centro il lavoro per migliorare la situazione di milioni di addetti del settore - afferma ancora Russo -, garantendo loro diritti e tutele, per approdare a una nuova normalità, a un lavoro nuovo e a un nuovo modello di filiera più sostenibile e responsabile con l’obiettivo di determinare, anche attraverso il rinnovo dei contratti nazionali, le condizioni per un'occupazione stabile, regolare e dignitosa”.
Stare dalla parte giusta del turismo per difendere il lavoro e migliorarne le condizioni anche contrastando le tesi false di chi sostiene che i lavoratori del turismo siano pigri, indolenti o indisponibili. Informarsi è indispensabile per tutelare i propri diritti e per farsi rispettare.