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Siglata l’ipotesi di accordo tra Kme, sindacati e Rsu degli stabilimenti di Serravalle Scrivia (Alessandria), Fornaci di Barga (Lucca) e Firenze sulla protezione e rilancio dei siti produttivi in Italia. Il core-business dell’azienda rimane la metallurgia e sono definiti investimenti in tutti gli stabilimenti del gruppo.
“Lo stabilimento di Fornaci di Barga – spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil – è confermato come impianto centrale per la produzione di laminati per il Sud Europa e come polo principale per la produzione di laminati industriali in ottone e rame. Il settore lingottiere a Fornaci di Barga (EM Moulds) è confermato come sito italiano per la produzione dei cristallizzatori per le acciaierie e l’ingresso del nuovo azionista di maggioranza (Paragon) non comporterà cambiamenti strategici per il sito”. Per il sito di Serravalle Scrivia (Serravalle Copper Tubes) viene confermata “la posizione dominante sul mercato domestico del tubo sanitario e la volontà di sviluppo e rilancio dell’azienda”, mentre la sede di Firenze continuerà a rivestire il ruolo amministrativo internazionale nel gruppo Kme.
L’accordo prevede “un premio di risultato legato al raggiungimento di obiettivi che, in considerazione della crescita aziendale, appare garantito perlomeno ai minimi scaglioni, potendo arrivare a riconoscere un importo massimo di 2.500 euro. Il premio aziendale dal controvalore di 500 euro annui per l’anno 2022 aumenterà di ulteriori 100 euro”. L’accordo prevede, altresì, uno specifico capitolo sulle pari opportunità e molestie sul luogo di lavoro, sulla sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro, sul diritto alla formazione e sulle nuove assunzioni.
Fiom, Fim e Uilm sottolineano che, riguardo “al personale assunto con contratto a termine di 12 mesi, l’azienda si impegna a trasformarlo a tempo indeterminato. È stato inoltre normato, attraverso uno specifico allegato all’accordo, il lavoro agile (smart working), dove sono previsti importanti diritti per i lavoratori e il riconoscimento del buono pasto durante le giornate lavorative con questa modalità”. L’accordo prevede infine clausole di garanzia “dove l’azienda si impegna a non spostare attività che implichino la perdita di volumi produttivi e viene confermata la commissione economica congiunta, al fine di monitorare l’andamento aziendale”.
I sindacati metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil ritengono “quest’ipotesi di accordo molto importante e fondamentale per gli stabilimenti italiani e per i lavoratori. Dopo quasi dieci anni di accordi difensivi, siamo ritornati a definire un accordo espansivo che apre una nuova fase d'incrementi economici e di migliori prospettive”.