“Ancora una volta l’azienda, che ha usufruito negli anni di ammortizzatori sociali e che ha proposto reindustrializzazioni, coinvolgendo soggetti imprenditoriali che non hanno mai avviato le attività, lasciando i lavoratori in estrema difficoltà economica, ci propone di ascoltare l’ennesimo piano di cessione”. A dirlo sono Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil commentando l’incontro sulla vertenza Jabil che si è tenuto mercoledì 12 giugno al Mimit.

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La società il 30 aprile scorso aveva dichiarato la sua intenzione di chiudere lo stabilimento di Marcianise (Caserta). “Abbiamo ribadito, e lo faremo con forza oggi (giovedì 13) allo sciopero territoriale dei metalmeccanici di Caserta, che non siamo disponibili a reindustrializzazioni che portano a dismissioni in un territorio che vive un vero e proprio processo di desertificazione industriale. Abbiamo bisogno che Jabil si assuma le sue responsabilità, a partire da quella di restare a Marcianise. Nelle prossime ore l’azienda si è impegnata a darci risposte”.