La Filt Cgil lancia un appello per un confronto aperto sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale (Ia) nel settore dei trasporti e della logistica, mettendo in guardia dai rischi di licenziamenti legati all’automazione. “Desta preoccupazione l’utilizzo dell’intelligenza artificiale se destinato solo a sostituire mansioni finora svolte dai lavoratori, come successo nella sede genovese di Maersk”, ha dichiarato Michele De Rose, segretario nazionale della Filt Cgil.

De Rose ha sottolineato che il caso di Maersk Italia rappresenta un esempio concreto di ciò che il sindacato denuncia da tempo: “L’automazione può portare alla perdita di posti di lavoro, creando disuguaglianze sociali”. Tuttavia, il segretario nazionale ha anche evidenziato le potenzialità positive dell’Ia se utilizzata per migliorare l’efficienza e affiancare i lavoratori. “Il ricorso all’intelligenza artificiale può essere occasione, come proposto da Federlogistica nella sua assemblea annuale, per un patto tra aziende e sindacati per gestire i processi di cambiamento del mondo del lavoro”, ha spiegato.

Secondo De Rose, la Filt Cgil è pronta a sostenere l’adozione dell’automazione, a patto che questa non comporti un peggioramento delle condizioni dei lavoratori. “Siamo pronti se automazione significa aiutare a svolgere compiti ripetitivi e soprattutto a migliorare l’efficienza in vari settori, come anche i trasporti e la logistica”, ha aggiunto.

Il dirigente ha anche ricordato i passi avanti già compiuti dal sindacato: “Con il rinnovo del contratto nazionale Logistica e Trasporto Merci abbiamo già inserito nuove figure professionali che sostituiscono addetti a mansioni ormai obsolete”. Tuttavia, De Rose ribadisce la necessità di un confronto continuo, “legato alla contrattazione su diritti e salari, tenendo conto delle conseguenze legate alla privacy, alla sicurezza e all’impatto sociale”.

La Filt Cgil auspica quindi un dialogo costruttivo con le imprese, affinché l’introduzione delle tecnologie digitali possa avvenire in modo equo e sostenibile, tutelando i lavoratori e promuovendo un’innovazione responsabile.