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“Siamo preoccupati per le voci che si stanno rincorrendo in questi giorni circa un possibile rientro all’interno del ministero del Lavoro di Inl e Anpal, le agenzie che si occupano di vigilanza e di politiche attive costituite con i decreti 149 e 150 del 2015”. Lo afferma, in una nota, la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti.
In particolare, sottolinea la sindacalista: “Siamo preoccupati per le conseguenze che tali scelte possono determinare sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori e per gli effetti che un eventuale riordino può avere sull’auspicato rafforzamento della attività di vigilanza e ispettiva oltre che sull’utilizzo delle risorse del Piano di ripresa e resilienza e sulle politiche attive del lavoro”.
“Se davvero rafforzare l’attività di vigilanza e ispettiva e le politiche attive, anche alla luce dei cambiamenti e delle trasformazioni che stanno caratterizzando il nostro modello produttivo e sociale, devono diventare sempre più centrali negli investimenti del Paese sarà essenziale - prosegue - prevedere maggiori risorse sia per potenziare gli organici che per valorizzare le competenze del personale Inl e Anpal. Riteniamo sia necessario discutere di questo con le organizzazioni sindacali e non generare - conclude - preoccupazioni sul destino degli enti e su quello di chi ci lavora”.