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(Video a cura di Fabrizio Ricci)
Hanno scelto di restare in presidio permanente le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Elica, produttore di cappe per cucine, per protestare contro la decisione del management che prevede 409 esuberi su 560 dipendenti nel comprensorio di Ancona, la chiusura dello stabilimento di Cerreto D'Esi e la delocalizzazione del 70% delle produzioni. Tradite le promesse e le rassicurazioni dei vertici, che anche in queste ultime settimane rassicuravano i lavoratori sull'intenzione di mantenere nella provincia la testa e il cuore della produzione.
Ieri un documento del coordinamento unitario delle rappresentanze sindacali aveva tracciato il quadro della vicenda. Nel testo i delegati sottolineavano la scelta di prediligere la finanza a discapito del lavoro e del territorio e ricordavano che l'esito drammatico delle scelte di queste ultime ore parte in realtà da lontano, da una strategia che in questi ultimi anni ha lasciato sistematicamente ai margini i lavoratori.
Di certo la battaglia sindacale, come scrive la Fiom di Ancona anche sul suo profilo Facebook, non si ferma qui.