La vertenzaL'azienda non dà risposte e con la scusa della pandemia rinvia di altre quattro settimane ogni decisione sul futuro dello stabilimento di Osio. I sindacati riprendono la protesta, proclamando altri due giorni di sciopero fino a lunedì 18 gennaio. Ravasio (Fiom Cgil Bergamo): "La nostra pazienza è finita, i lavoratori sono in un limbo inaccettabile. Oltretutto, il gruppo utilizza la cig per l'emergenza Covid in modo improprio, perchè la delocalizzazione della produzione in Ungheria è in gran parte già avvenuta"
15 gennaio, 2021