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"Il nostro Paese continua a distinguersi per le palesi contraddizioni che giorno dopo alimentano tensioni nel mondo del lavoro". Ad affermarlo è il segretario nazionale della Filt Cgil Natale Colombo, riferendosi ai contenuti dell'articolo 3 del Decreto Legge 5/2022 'Misure urgenti in materia di certificazioni verdi Covid-19', relative ai lavoratori marittimi e spiegando che ''sono la plastica dimostrazione della confusione che regna sovrana''. '
'È stata giustamente introdotta - sottolinea il dirigente nazionale della Filt Cgil - la possibilità per i marittimi extracomunitari sprovvisti di Green Pass, previa effettuazione di tampone, di poter accedere ai mezzi di trasporto per recarsi in aeroporto e rientrare quindi nei loro paesi di origine. Per i marittimi italiani, invece, questa possibilità è preclusa perché l'articolo in questione fa esplicito riferimento solo ai lavoratori con certificati vaccinali rilasciati da paesi esteri. Quindi i nostri marittimi sbarcati dalle navi piuttosto che potersi ricongiungere alle proprie famiglie dovranno bivaccare negli aeroporti di arrivo o sui moli dei nostri porti''. Infine, conclude, "nessun appello dei giorni scorsi è stato ascoltato e ci ritroviamo all'ennesima inefficienza che penalizza i nostri lavoratori. Bisogna rapidamente rimediare a quanto legiferato con l'auspicio che non si registrino mai più tali incomprensibili disposizioni".