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Dal governo "non abbiamo ottenuto le risposte che ci aspettavamo". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell'incontro con il premier Mario Draghi sulla manovra. L'esecutivo ha indicato ai sindacati la disponibilità di 2 miliardi in più e la possibilità di una decontribuzione una tantum per quest'anno che per i sindacati non è sufficiente anche perché "non si è capito chi riguarderebbe come verrebbe spesa".
Le parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini
Sulle pensioni il governo ha confermato l'impegno per avviare una discussione sulla legge Fornero ma, a detta del leader sindacale, non c'è ancora una data". Domani, prima del Consiglio dei ministri, il governo avrà una nuova interlocuzione con i sindacati.
La mobilitazione continua. "Le decisioni si prendono di fronte alle decisioni che il governo ha assunto. - ha sottolineato Landini -Ci ha detto che ci rifletterà sulle cose e che domattina ci farà sapere prima di andare al consiglio dei ministri" ma "è chiaro che se le cose dovessero, sia sulle pensioni, sia sul fisco, sia sulla precarietà rimanere come sono adesso c'è un giudizio di insufficienza. E per quello che ci riguarda è necessario insieme a Cisl e Uil proseguire le mobilitazioni che sono in atto e valutare anche quali iniziative mettere in campo ulteriormente in senso unitario".
Sulla possibilità che si arrivi ad uno sciopero, il leader della Cgil ha aggiunto: "Noi vogliamo prima sapere cosa succede domani. Siccome il governo ci ha detto che ci farà sapere come intende risponderci sul fisco e anche sulle pensioni, io prima di decidere qualsiasi cosa voglio sapere quale sarà la decisione definitiva e se ciò che oggi abbiamo detto viene ascoltato oppure no, se c'è uno spazio nella direzione di ciò che abbiamo detto".