“Dalle comunicazioni ricevute riguardo al mancato sequestro della cabina da parte della Procura sembrerebbe che quanto accaduto ieri a Girasole non si configuri come incidente mortale sul lavoro. La tragedia deve comunque farci riflettere sulla salute e sicurezza sul lavoro e ciò sarà anche utile per Enel e per i suoi dipendenti, per confermare un impegno condiviso tra azienda e sindacati per un lavoro sempre più all’insegna del benessere e dell’incolumità delle persone”. Così Cgil e Filctem della Sardegna intervengono in merito alla morte di Gabriele Piroddi, operaio di 24 anni.

I sindacati ribadiscono che proseguiranno il loro impegno, a partire dal rapporto con il governo regionale e con la presidente Todde, con cui discuteranno presto di salute e sicurezza sul lavoro.

“Come Cgil e Filctem Sardegna - hanno aggiunto - confermiamo, di fronte alla strage di lavoratori nel Paese e alla continua catena di infortuni che sembra non avere fine, che servono provvedimenti straordinari da parte del governo: una vera patente a punti per eliminare dal mercato le imprese che mettono a rischio la salute dei lavoratori, l’istituzione della Procura nazionale per gli infortuni sul lavoro, un piano di assunzioni di personale per le attività di controllo e di vigilanza per la prevenzione di incidenti e morti sul lavoro”.

Ribadiscono inoltre la vicinanza alla famiglia di Gabriele e il profondo sentimento di sconforto e di tristezza rispetto a quanto accaduto.