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Ormai da diverso tempo nel Lazio si sta lavorando sui cosiddetti indici di congruità e su una loro concreta applicazione nel settore agricolo. Si tratta di un percorso avviato con la firma del protocollo “Per un lavoro di qualità in agricoltura” e proseguito con la legge regionale sul contrasto al caporalato, che ha l'obiettivo di estendere, attraverso un criterio oggettivo di definizione dei costi di manodopera e di produzione, tutele condivise. Il tema è tornato al centro del dibattito questa mattina (2 febbraio) in occasione di un evento promosso dalla Regione Lazio presso il Cnel.
Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil, è intervenuto sottolineando la posizione della federazione: "Si tratta, infatti, di uno strumento che ci riporta a elementi concreti di valutazione. È necessario dare risposte a quello che succede nei campi, estirpando dall’economia agricola il caporalato e lo sfruttamento; solo così difenderemo la nostra economia pulita ed etica”.
Sul tema dei voucher, entrato anche quello nel dibattito, il dirigente sindacale ha ribadito: “I voucher? No, grazie! Sono la negazione dei diritti, perché se ci sono i voucher non c’è l’applicazione dei contratti”.