PHOTO
“È necessario un impegno del Governo per assicurare le risorse per la valorizzazione del personale di tutti gli enti pubblici di ricerca, per ora previste solo per gli enti vigilati dal ministero dell’Università e della Ricerca. Risolvere questa ingiustificata e assurda iniquità è la precondizione per poter chiudere il contratto della sezione ricerca”. A dirlo è Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil.
“La Flc Cgil continua la sua battaglia e prosegue nelle interlocuzioni con il Governo affinché questo impegno sia assunto rapidamente. Rispetto al decreto-legge PA bis, proprio in questi giorni in approvazione in Parlamento - sottolinea la segretaria generale - abbiamo proposto alle forze politiche un puntuale emendamento con l’indicazione dei costi, suddivisi per i singoli ministeri, necessari a garantire al personale degli Epr un omogeneo finanziamento per la valorizzazione professionale dei ricercatori e tecnologi e per il personale tecnico amministrativo, oltretutto impegnati fortemente nei progetti previsti dal Pnrr”.
“Un primo risultato è il finanziamento previsto per il personale dell’Enea e dell’Ispra che ancorché insufficiente, apre uno spiraglio per la soluzione definitiva di questa vicenda rispetto alla quale appare sempre più indispensabile un intervento diretto del Governo”, conclude Fracassi.