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“Troppe imprese metalmeccaniche nel territorio brindisino sono fallite miseramente per responsabilità dei loro proprietari e del loro management. L'emorragia di posti di lavoro purtroppo non accenna a diminuire, anzi è destinata a crescere nel 2022 con altre aziende già in fallimento”. A dirlo è il segretario generale della Fiom Cgil Brindisi Angelo Leo, precisando che “migliaia di onesti e capaci lavoratori dell'aerospazio e dell'indotto di manutenzione energetico nel corso degli ultimi anni hanno perso il posto di lavoro e sono stati ridotti contro la loro volontà in disoccupati cronici”.
Angelo Leo rimarca che “al Sud chi perde il lavoro non lo ritrova più sia nel breve periodo, ma neanche in quello lungo. Chi perde il lavoro e rimane a Brindisi, o resta perennemente disoccupato o nel migliora dei casi lavorerà in nero”. E le previsioni per il futuro sono fosche: “Il 2022 continuerà a ingrossare l'esercito dei migranti nel settore metalmeccanico, verso il Nord”.
Il segretario Fiom sottolinea che “la mancanza d'investimento privato a Brindisi (salvo qualche lodevole eccezione nel campo della cantieristica navale), e soprattutto pubblico, sta distruggendo professionalità e competenze operaie, con conseguenti crisi delle famiglie”. Il lavoro, dunque, deve ritornare “a essere l'elemento primario della società”. Angelo Leo così conclude: “La grave situazione ci impone di insorgere. Bisogna scendere di nuovo in piazza unitariamente per rivendicare il lavoro vero, duraturo, rispettoso della salute e dell'ambiente, destinati dagli ingenti interventi finanziari previsti dal Pnrr”.