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Dopo una non-stop di 20 ore è stata siglata l’ipotesi di rinnovo del contratto integrativo di Fincantieri. Una trattativa iniziata a inizio dicembre 2021 e che era entrata nella fase decisiva a inizio ottobre. "Il risultato è assolutamente di valore: dal punto di vista economico, dei diritti, della salute e sicurezza, della formazione e della partecipazione. Sul premio di risultato è stato raggiunto il 94% delle richieste contenute in piattaforma. È stato introdotto un nuovo indicatore di sostenibilità ambientale volto a ridurre i rifiuti pericolosi, aumentare il riciclo, ridurre i consumi energetici ed aumentare l’aliquota di energia elettrica autoprodotta". Questo il commento di Michele De Palma, segretario generale Fiom Cgil e Samuele Lodi, coordinatore nazionale Fincantieri per la Fiom Cgil.
Sono previsti i permessi retribuiti nell’ambito di genitorialità e maternità, cura dei genitori anziani. Su salute e sicurezza è stata ottenuta un’ulteriore ora di assemblea retribuita per affrontare temi legati, appunto, a salute e sicurezza e si è significativamente aumentato il monte ore a disposizione degli Rls affinché i rappresentanti dei lavoratori possano svolgere la loro attività anche nell’ambito delle ditte in appalto nei cantieri.
Sulla formazione è sancito un maggior coinvolgimento delle Rsu nell’analisi e nella condivisione dei percorsi formativi da promuovere. In tema di partecipazione, è stato istituito un comitato di partecipazione per un confronto con l’azienda a valle delle riunioni del Cda. Da sottolineare, inoltre, gli impegni per l’azienda ad aprire ad una stagione di assunzioni tra i diretti di produzione. Per mantenere in equilibrio il rapporto operai-impiegati e per verificare nei diversi cantieri le specifiche esigenze in termini di figure professionali operaie.
"È stata una trattativa lunga e decisamente impegnativa che ha determinato un evidente avanzamento delle rivendicazioni sindacali, anche grazie alla tenuta unitaria lungo tutto il percorso negoziale. Ora si aprirà la fase delle assemblee per presentare e fare approvare l’ipotesi di accordo alle lavoratrici e ai lavoratori. La democrazia è la protagonista dell’agire dei metalmeccanici”.