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Terzo giorno di sciopero generale fuori dai cancelli dello stabilimento di Ferrarelle a Riardo (in provincia di Caserta). “La Rsu già da qualche settimana aveva indetto uno stato di agitazione sulle stesse tematiche che ci hanno portato in queste ore alla forte presa di posizione, chiara e netta, dello sciopero a tempo indeterminato”, esordiscono così le segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil che aggiungono e concludono: “Nel corso degli ultimi tempi, la situazione è andata peggiorando sempre di più, nonostante il nostro senso di responsabilità e gli incontri presso Confindustria, dove l’azienda aveva accolto in pieno le nostre rimostranze, dandoci atto di condividere le stesse nostre ragioni.
"Qualità delle relazioni sindacali, nel tempo ridotte ai minimi termini; il piano strategico quinquennale che attendevamo da tempo, che, a detta dell’azienda, era alla base del rilancio dello stabilimento Ferrarelle di Riardo, così come solennemente annunciato in Confindustria; i temi legati all’organizzazione del lavoro e alla gestione degli organici; questi, gli argomenti sui quali attendevano soluzioni condivise, oltre al rispetto tra le parti", proseguono le sigle di categoria.
"Di fronte al nostro stato di agitazione, l’azienda tira dritto in spregio ad ogni relazione sindacale e ad ogni impegno assunto. Ci aspettiamo risposte concrete e nel merito su ogni singolo punto espresso con i metodi corretti e in linea con la storia delle relazioni sindacali di Ferrarelle. Finché non sarà riportato il confronto sul corretto binario, la nostra azione non si fermerà, consapevoli che l’adesione pressoché totale delle lavoratrici e dei lavoratori dimostra le ragioni delle nostre rivendicazioni”, concludono i sindacati.