"Il diritto di sciopero dei lavoratori dell’area stampaggio dello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco è stato garantito dal fatto che, a indirlo, è stata la Fiom Cgil. La decisione dei lavoratori d'incrociare le braccia è giunta al termine di una serie di richieste di confronto con tutti i sindacati e la direzione aziendale, per conciliare l’esigenza produttiva di Fca e la vita di chi da anni è in cassa integrazione". È quanto dichiara Rosario Rappa, segretario generale Fiom di Napoli.
"È inaccettabile che sindacati sordi alla richiesta dei lavoratori di trovare una soluzione condivisa con l’azienda, oggi scarichino su quei lavoratori il rischio di mettere in discussione gli investimenti annunciati da Fca. I dipendenti di Pomigliano hanno già pagato un prezzo salato, fatto di ammortizzatori sociali, mentre venivano fatte promesse dai sindacati firmatari. La Fiom è contro i tentativi di divisione", continua il dirigente sindacale.
"Ai lavoratori dello stabilimento chiediamo di essere solidali e uniti e di non cedere a provocazioni e ricatti. Ai sindacati, che in queste ore comparano il ccnl con il ccsl, ricordiamo che per tutti gli altri metalmeccanici è possibile contrattare a livello di stabilimento o di gruppo turni e maggiorazioni, cosa che il ccsl esclude. Chiediamo di riportare la situazione a un normale confronto sindacale, per affrontare il problema posto dai lavoratori dello stampaggio. Oggi sarebbe dovuta esserci la piena occupazione, ma corriamo il rischio di continuare con la cig, visto che al momento gli investimenti per il lancio del nuovo modello non sono ancora partiti. La Fiom è e sarà per il lavoro con diritti", conclude il sindacalista.