"In merito alle dichiarazioni rilasciate ieri a Detroit dal ceo di Fca, Mike Manley, sul piano industriale del Gruppo, mi preme in particolare commentare la dichiarazione relativa all’adeguamento del piano industriale illustrato, in relazione all’introduzione in Italia dell’ecotassa sulle autovetture annunciata dal governo. È molto preoccupante la dichiarazione di rivedere al ribasso il piano industriale nel suo complesso, sia in termini di investimenti che di volumi, se verrà introdotta l’ecotassa. Invece, quel piano va rafforzato e ampliato se vogliamo dare un futuro al settore dell’automobile in Italia, e quindi non vanno tenuti sotto scacco i lavoratori e il loro il futuro per dirimere una questione tra azienda e governo". Così Cesare Pizzolla, segretario Fiom Cgil Modena.
"L’impatto del piano industriale su Modena sarà uno dei primi banchi di prova a metà del prossimo mese, quando ci troveremo di fronte alla scadenza del contratto di solidarietà in essere in Maserati Auto, dove oggi è aperto per tutti gli operai in produzione e gli indiretti di produzione (impiegati), con la produzione totalmente ferma da alcune settimane. Sulla base delle prospettive che emergeranno in quell’incontro, la Fiom è pronta a mobilitarsi confrontandosi come sempre con i lavoratori, poiché come abbiamo ribadito il piano industriale presentato non risolve i dubbi e le preoccupazioni più volte sollevati dalla Fiom sul futuro dello stabilimento Maserati a Modena", conclude il dirigente sindacale.