“I rinnovi dei contratti chimico-farmaceutico ed energia-petroli confermano un modello contrattuale che in questi anni ha sempre garantito non solo la salvaguardia del potere di acquisto, ma anche la crescita delle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori”. Così Marco Falcinelli, segretario generale Filctem Cgil, commenta il buon esito delle trattative di rinnovo dei due contratti nazionali siglati tra martedì 15 e mercoledì 16 aprile.

“Il contratto nazionale – ha proseguito - per avere autorità salariale e riconfermare il suo ruolo non può essere la mera risultante di un calcolo ragionieristico che prende in considerazione solo l’Ipca e i minimi tabellari, anche le retribuzioni reali all’interno delle imprese e l’andamento dei settori devono avere un valore per determinare la dimensione degli incrementi”.

Falcinelli così conclude: “Se vogliamo proteggere realmente i salari delle lavoratrici e dei lavoratori dall’erosione inflativa, gli aumenti devono anticipare la dinamica inflativa e non rincorrerla ex post, costringendo i lavoratori a sperare che l’inflazione aumenti e il Paese vada male per avere incrementi del salario”.