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La Msc ha presentato mercoledì 24 aprile a Roma, nel corso di un incontro con i sindacati, il piano industriale relativo alla riconversione produttiva del sito triestino di Wartsila, i tempi del suo realizzo, con un investimento complessivo di 104 milioni.
Lo sviluppo del progetto è previsto in fasi successive: ripristino aree interne e nuovo layout della fabbrica, ridefinizione delle aree, spostamento e efficientamento impianti, ottenimento delle certificazioni (primi vagoni prototipi con installazione manuale), installazione nuovi impianti e settaggio, avvio dell'attività produttiva.
“A detta di Msc – spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil – a regime saranno prodotti annualmente mille carri ferroviari e 3 mila carrelli (2 mila per la produzione locale e mille per esportazioni), con 300 lavoratori occupati, di cui 180 sulle linee di produzioni su due turni di lavoro. I 300 dipendenti passeranno da Wartsila a Msc con la procedura di legge della cessione di ramo d’azienda”.
Secondo il piano, la piena occupazione lavorativa è prevista nel luglio del 2027, con i primi 15 inserimenti nel luglio 2024, i successivi 45 nel gennaio 2026, ulteriori 120 nel settembre 2026. In questo periodo tutti i dipendenti saranno coinvolti in piani di formazione sostenuti anche con risorse pubbliche regionali.
“In futuro – proseguono i sindacati – Msc prevede inoltre di sviluppare un’attività di manutenzione dei carri e di logistica, che impiegherebbe ulteriori 100 lavoratori. Si tratta sicuramente di un progetto ambizioso, che, se implementato, riconferma la vocazione industriale del sito triestino, garantendo l'occupazione ed evitando i licenziamenti contro cui lavoratori e sindacati si battono ormai da quasi due anni”.
Fiom, Fim e Uilm evidenziano che “restano ancora aspetti che dovranno essere chiariti e risolti nelle prossime settimane se si vuole rispettare la data del 30 giugno, data entro la quale il Mimit intende definire l’accordo di programma. Innanzitutto l’accordo commerciale tra Wartsila e Msc, le risposte alle richieste di sostegno finanziario e infrastrutturale avanzate da Msc a governo e istituzioni locali, la definizione dell’accordo sindacale”.
Il confronto proseguirà tra sindacato e Msc il 9 maggio prossimo presso la sede di Confindustria Trieste.