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A metà mattinata è salita la tensione tra i lavoratori ex Embraco in presidio a Piazza Castello a Torino, in attesa dell'esito dell'incontro organizzato dal ministro dello Sviluppo economico Giorgetti con i referenti della Regione Piemonte e Regione Veneto, per analizzare la questione Italcomp, che coinvolge anche gli operai della Acc di Mel, nel bellunese. Per ore, dopo la fine della riunione, infatti, nessuno della giunta Cirio ha parlato con gli operai.
Ad accendere la miccia la notizia, trapelata a metà mattinata, secondo cui ci sarebbe stato un cambio di impostazione sostanziale da parte del governo rispetto al progetto Italcomp: l’indirizzo dell’esecutivo sarebbe quello di prendere in considerazione il progetto soltanto nel caso si facciano avanti investitori privati.
Il comunicato ufficiale della Regione Piemonte uscito intorno all'ora di pranzo ha in parte confermato il sospetto.
Il ministro Giorgetti ha detto che si impegnerà personalmente nella ricerca di un investitore privato, si legge nella nota. A settembre il progetto che era stato presentato parlava invece di una public company. Un quadro che a questo punto viene messo in discussione.
Il futuro resta molto incerto, ma a preoccupare i lavoratori è anche l'immediato presente. Secondo quanto riferito dall'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, non ci sono novità né per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali né per il blocco dei licenziamenti che resta la priorità per salvare i 400 lavoratori. Il 25 aprile scadranno i termini. Solo 10 giorni dividono i 400 operai dal licenziamento.
Il 20 aprile i lavoratori manifesteranno a Roma, davanti al Mise, per chiedere risposte.