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Rinviato all’8 marzo lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Enel. “Responsabilmente le nostre Federazioni hanno accolto l’invito della Commissione di Garanzia di spostare lo sciopero generale già dichiarato, al fine di garantire i diritti dei cittadini-utenti”: affermano il segretario nazionale della Filctem Cgil, Ilvo Sorrentino, il segretario generale della Flaei Cisl, Amedeo Testa, il segretario nazionale della Uiltec Uil, Marco Pantò.
Previsto anche “un nuovo calendario che fermerà uno ad uno tutti gli impianti di produzione di Enel, senza peraltro mettere a rischio la sicurezza del servizio, da sempre cara al
sindacato elettrico”, continua la nota.
“La motivazioni della vertenza – fanno presente i tre segretari – rimangono le stesse: un piano industriale inadeguato e dannoso; carenze negli investimenti; tagli indiscriminati al costo del lavoro; esternalizzazione di attività core; peggioramento delle condizioni di lavoro per i 30 mila dipendenti italiani di Enel. L’azienda ha costretto lavoratrici e lavoratori ad aprire una dura vertenza, che si preannuncia lunga e impegnativa, un’azienda che vuole indietreggiare, tornar al passato, nelle relazioni con i propri dipendenti anziché guardare al futuro”. “Infine, vogliamo ringraziare i sindacati mondiali ed europei dei nostri settori per il sostegno e il supporto manifestato con una lettera indirizzata al Ceo di Enel Flavio Cattaneo, si tratta di una ulteriore conferma della bontà delle ragioni di lavoratrici e lavoratori Enel”, concludono Sorrentino, Testa, Pantò.
Di seguito il testo in italiano della lettera delle Federazioni internazionali.
Le federazioni sindacali globali Psi – Pubblic Service International - e IndustriAll Global Union,
e le federazioni europee, Epsu - Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici – e IndustriAll Europe, esprimono il loro incondizionato sostegno e solidarietà a tutti i Lavoratori Enel durante le loro mobilitazioni organizzate dalle Federazioni Italiane Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uilk e chiedono a Enel di sospendere immediatamente l’imposizione unilaterale delle decisioni sui suoi dipendenti. Siamo scioccati nell’apprendere che Enel, in violazione del Global Framework Agreement (Gfa) e dell’European Works Council Agreement, sta prendendo decisioni che hanno gravi impatti negativi sulle condizioni di lavoro dei Lavoratori Enel senza la loro partecipazione al processo decisionale. Abbiamo negoziato meccanismi per facilitare il dialogo sociale e risolvere i conflitti proprio per questo motivo. Condanniamo fermamente la posizione recalcitrante di Enel nei confronti delle nostre consociate italiane in merito, tra l’altro, all’imposizione di modifiche agli accordi in materia di orario di lavoro, all’esternalizzazione delle operazioni sulla rete elettrica e al rifiuto di rinnovare un accordo sul lavoro a distanza. Chiediamo a Enel di agire in modo responsabile e in piena conformità con la lettera e lo spirito degli accordi firmati con le Federazioni europee e dell’Unione Globale. Ci aspettiamo che Enel, in qualità di leader globale riconosciuto nel settore energetico, con pratiche e risultati riconosciuti in tutto il mondo, non rischierà la sua reputazione e il benessere dei suoi lavoratori adottando misure unilaterali di riduzione dei costi che hanno un impatto diretto sui lavoratori e le loro comunità.