Gli organismi paritetici svolgono una funzione fondamentale nella promozione di una cultura della sicurezza e nella creazione di ambienti lavorativi sani, facilitando la collaborazione tra datori e lavoratori per raggiungere un obiettivo comune: il benessere e la sicurezza dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro aderenti al sistema della bilateralità dell’artigianato. “Sono costituiti – spiega Sara Taranto, coordinatrice Opna, ai microfoni di Collettiva – dalle associazioni dei datori di lavoro e dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, e sono regolamentati dal d.lgs. 81/08”.

Di cosa si occupano gli organismi paritetici

Elaborano e raccolgono buone prassi ai fini della prevenzione; sviluppano azioni inerenti alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro; assistono le imprese in merito agli adempimenti in materia di salute e sicurezza. “Un aspetto fondamentale delle attività degli organismi paritetici riguarda la formazione e cioè la progettazione di programmi di formazione specifici e l’elaborazione di buone prassi di prevenzione. Il loro compito principale è quello di garantire il più alto livello possibile di prevenzione contro le malattie e gli infortuni. Il concetto di parità è fondamentale per il loro funzionamento. Nel nostro caso, quando parliamo di organismi paritetici nel settore dell’artigianato – spiega ancora Sara Taranto – parliamo di Opna, Opra o Opta (a seconda che siano nazionali, regionali o territoriali) e sono composti da Cgil, Cisl e Uil e dalla Cna, Confartigianato, Claai e Cas Artigiani”.

Come è composto oggi l’Opna

L’Opna è composto da 86 strutture tra regionali e territoriali, una struttura nazionale; 220.171 aziende; 926.442 lavoratori, 300 Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst) che svolgono la propria attività in tutto il territorio nazionale.

Quali sono i compiti e le funzioni degli organismi paritetici

L’Opna (l’organismo nazionale) svolge funzioni di promozione, monitoraggio, coordinamento della Rete degli organismi paritetici. Partecipa a bandi pubblici nazionali e internazionali. Promuove e sviluppa la programmazione dell’attività. Sviluppa azioni su salute e sicurezza sul lavoro. Elabora e raccoglie buone prassi. L’Opra (l’organismo regionale) monitora l’applicazione della normativa su salute e sicurezza in ambito regionale; sviluppa attività di promozione, orientamento e coordinamento della rete territoriale (Opta); inoltre, programma l’attività formativa e supporta l’attività degli Rlst. Gli Opta sono la prima istanza di riferimento in merito alle controversie su rappresentanza, informazione e formazione, come previsto dalle norme del Testo Unico sulla sicurezza all’articolo 51 comma 2. Sono sede di informazione e di consultazione attraverso i Rlst da parte dei datori di lavoro. Sviluppano l’attività formativa per i lavoratori e per i loro rappresentanti in collaborazione con gli organismi paritetici presenti sul territorio. Organizzano le visite, presso le aziende, condotte dai Rlst che hanno l’obiettivo di valutare le condizioni ambientali, individuare potenziali rischi e fornire raccomandazioni per migliorare la sicurezza ai datori di lavoro. Questa è sicuramente una delle attività principali nella prevenzione degli infortuni sul lavoro e nella promozione di ambienti sani e sicuri. Risolvono le difficoltà che possono insorgere sulle visite programmate per l’accesso in azienda da parte dei Rlst.

La figura fondamentale per gli organismi paritetici è quella del Rlst – dichiara la coordinatrice di Opna –. I Rlst sono infatti il braccio operativo degli organismi paritetici e sono un punto di riferimento dei lavoratori. Sono eletti o designati per rappresentare i lavoratori per quanto attiene alla salute e sicurezza. Il Rlst ha fondamentalmente quattro diritti: diritto all’informazione, diritto alla formazione, diritto alla partecipazione, diritto al controllo”.

Il Rlst ha anche il diritto di partecipare alla valutazione e gestione dei rischi. L’articolo 50 del Testo Unico sulla sicurezza ne disciplina i compiti. L’operato del Rlst è strettamente collegato al funzionamento dell’organismo paritetico, soprattutto a livello locale. Questo determina una eterogeneità nelle modalità e nell’efficacia del proprio incarico. Tra le sue attività rientrano la “vigilanza” nelle aziende sul rispetto delle norme, e il “Supporto ai datori di lavoro” nel trovare soluzioni idonee a tutelare la salute e la sicurezza”.

“In conclusione, è necessario che l’approccio ai temi della salute e sicurezza sul lavoro sia inclusivo, preventivo e partecipativo, attraverso la contrattazione nazionale, territoriale e aziendale. Ma per rendere la nostra azione più efficace è necessario un patto per la salute e sicurezza attraverso un rinnovato atto di responsabilità collettiva a partire dalle istituzioni”, conclude Sara Taranto.