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È stata pressoché totale, tra i dipendenti della Dynamich Technologies di Attimis (in provincia di Udine), l’adesione allo sciopero proclamato per oggi, 16 novembre, da Fim Cisl-Fiom Cgil-Uilm Uil territoriali e dalle Rsu, dopo i 50-60 esuberi annunciati dall’azienda. Pochissimi gli ingressi in fabbrica nei turni delle 6 e delle 14, e un’altissima adesione è prevista anche per i lavoratori del turno di notte, che inizia alle 22. A comunicarlo, Sandra Fabro, della Fiom di Udine, che riferisce anche di un incontro concordato per domani tra le rappresentanze sindacali e i vertici aziendali: "L’azienda vuole sapere qual è il clima tra i lavoratori, ma crediamo che la risposta sia già arrivata dallo sciopero e dal presidio (vedi foto) indetto dai sindacati agli ingressi dello stabilimento".
L’annuncio sugli esuberi, come si ricorderà, era stato dato dall’azienda nel corso di un incontro, tenutosi giovedì scorso nella sede di Confindustria Udine. Incontro a lungo sollecitato dai sindacati, preoccupati dal massiccio ricorso agli ammortizzatori e dal progressivo aumento dei volumi produttivi nello stabilimento 'gemello', situato in Ungheria. Secondo l’azienda, la necessità di procedere ai licenziamenti, che coinvolgerebbero circa un terzo dei dipendenti impegnati ad Attimis, sono un effetto della difficile congiuntura del principale mercato di riferimento, quello dell’automobile, in crisi a causa della stretta su materie prime e semilavorati. Da qui, sempre secondo quanto riferito dall’azienda giovedì scorso, la pressoché totale assenza di nuovi investimenti sul sito di Attimis nei prossimi dodici mesi, se non a qualche parziale intervento volto a migliorare,i processi produttivi e alla riduzione dell’impatto ambientale.