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La situazione che si è determinata a Termini Imerese "è inaccettabile": i lavoratori della Blutec "sono esasperati per il mancato pagamento della cassa integrazione dal 30 aprile scorso, al punto che un lavoratore ha deciso di sistemare una tenda davanti ai cancelli dello stabilimento e di intraprendere da oggi lo sciopero della fame". Lo dichiarano in una nota congiunta i dirigenti sindacali dei metalmeccanici Raffaele Apetino (Fim), Simone Marinelli (Fiom), Gianluca Ficco (Uilm).
Le organizzazioni sindacali chiedono all'Inps e al ministero del Lavoro di intervenire immediatamente per avviare dal primo di agosto il pagamento delle indennità di cassa integrazione straordinaria di maggio e di giugno per i 670 lavoratori della Blutec. "Nel frattempo - proseguono -, è necessario dare seguito in tempi brevi all'impegno assunto il 21 giugno dal Mise, dal ministero del Lavoro e dalla Regione Sicilia circa l'avvio del percorso e della strumentazione prevista concernente l'area di crisi complessa". Inoltre per le sigle metalmeccaniche "è necessario che arrivi al più presto la presentazione da parte del commissario straordinario del piano industriale per la reindustrializzazione dello stabilimento, e per far tornare al lavoro sia i 670 lavoratori Blutec che i 300 dell'indotto".
Analoghe richieste sono state avanzate da Cgil e Fiom Sicilia. “Si è determinata una situazione di estremo disagio che va sanata subito", scrivono in una nota congiunta Alfio Mannino e Roberto Mastrosimone, segretari generali della Cgil Sicilia e della Fiom regionale, che hanno incontrato oggi a Termini Imerese i lavoratori. "Chiediamo però - proseguono - anche al governo nazionale e al Parlamento di votare l’emendamento per la proroga della cigs dal 1° luglio al 31 dicembre, dando seguito all’impegno assunto dal ministro Di Maio, finora inevaso”. I due esponenti sindacali ricordano che entro il 31 ottobre è prevista la presentazione da parte del Commissario del piano industriale. Chiediamo che venga dato impulso alla sua attuazione - sottolineano - per rilanciare lo stabilimento e il lavoro, sia dei 670 lavoratori Blutec che dei 300 dell’indotto”.