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“Oggi si è fatto un passo avanti importante”. Questo il commento di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil nazionali all’incontro che si è tenuto al ministero delle Imprese sulla crisi della Meta System, storica azienda (fondata nel 1973) specializzata in sistemi elettronici avanzati per l’automotive, presente in Italia con due stabilimenti. Dal 1° gennaio i 580 dipendenti sono in contratto di solidarietà, che si concluderà il 30 giugno prossimo.
Al vertice ministeriale erano presenti, oltre ai sindacati e ai rappresentanti aziendali, anche le Regioni Emilia Romagna e Lombardia, le amministrazioni comunali di Reggio Emilia e Mornago (Varese) e i commissari nominati dal Tribunale di Bologna.
La società, di proprietà della multinazionale cinese Deren (con partecipazioni azionarie di fondi di investimento cinesi) produce schede per batterie di auto elettriche per grandi case automobilistiche (come Stellantis, Bmw, Porsche e Volvo). Tra i committenti c’è anche Unipol, per cui realizza le “scatole nere” per le assicurazioni.
A causa della crisi del settore automotive la Meta System avrebbe maturato 235 milioni di debiti. Nel dicembre scorso aveva chiesto al Tribunale fallimentare di Reggio Emilia la “composizione negoziale della crisi”, ma la domanda era stata respinta. Nel tavolo del 15 febbraio scorso era emersa la disponibilità del fondo tedesco Certina a rilevare l’azienda; inoltre, sia Bmw sia Volvo avevano confermato di voler proseguire i contratti attualmente in vigore.
Occorre anche ricordare che l’individuazione del nuovo investitore è comunque collegata alla procedura di concordato preventivo concesso dal Tribunale di Bologna. La scadenza messa dai commissari giudiziali per la presentazione del piano industriale è il 17 aprile, mentre per il 2 aprile è già in calendario un prossimo incontro al ministero.
Sindacati: “Garantire un futuro a tutti i lavoratori”
“All’incontro – spiegano Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil nazionali – è stata ufficializzata da parte dei commissari la disponibilità del Fondo Certina, per ora unico potenziale investitore interessato al salvataggio dell’azienda, a un incontro che si terrà lunedì 24 marzo”. Il fondo tedesco è attualmente impegnato nella scrittura di una due diligence per valutare le condizioni dell’acquisizione.
“Riteniamo che l’inizio del confronto con l’acquirente – precisano i sindacati – sia fondamentale per costruire le basi di un futuro dell’azienda che veda tutti i dipendenti proseguire nel rapporto di lavoro alle medesime condizioni attuali, e per richiedere adeguati investimenti, a partire dall’impegno di Bmw d’installare una linea di montaggio a Reggio Emilia per garantire maggior occupazione in Italia”.
I rappresentanti dell’azienda hanno comunicato che “i tecnici di Bmw in questi giorni stanno collaborando con i responsabili di Meta System per capire le modalità d’installazione della seconda linea di montaggio per il progetto Gen6 in un plant non lontano da Reggio Emilia”. Il Mimit ha dato disponibilità ad aprire un tavolo tecnico tra Invitalia, Bmw e Certina per socializzare gli strumenti per incentivare gli investimenti esteri in Italia, vincolandoli all’occupazione.
“Per queste ragioni – concludono le tre sigle – i lavoratori hanno deciso di sospendere le mobilitazioni indette sui siti di Reggio Emilia e Mornago in attesa dell’incontro del 24 marzo con il Fondo Certina. Resta aperto lo stato di agitazione che può portare a nuovi scioperi nel caso in cui non venga garantito un futuro occupazionale a tutti i lavoratori di tutti i plant, che passi attraverso quello che sarà il futuro piano industriale dopo la proroga del concordato e la certezza del passaggio di proprietà”.