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“La concia merita più attenzione, è un settore che negli anni si è troppo spesso difeso da solo. Oggi è necessario porre l’attenzione delle istituzioni e del Governo, perché si sviluppino politiche dedicate al sistema della concia italiana”. Così la segretaria nazionale Filctem Cgil, Sonia Paoloni, nel suo intervento all’iniziativa 'Il settore della concia tra: competenze, innovazione, sostenibilità, circolarità, politiche contrattuali', in corso stamattina a Chiampo (in provincia di Vicenza).
“Noi abbiamo delle eccellenze - ha continuato la sindacalista -, e questo è merito della filiera. Bisogna aiutare le piccole e medie industrie in cui si poggia l’infrastruttura della moda e del made in Italy. Abbiamo bisogno di politiche sociali volte a migliorare la qualità aumentando verso l’alto la competizione delle imprese. Quando non si compete su legalità e qualità, si perde contro i sistemi esteri, questo significa difendere il made in Italy e il lavoro”.
“Le certificazioni - ha proseguito la dirigente sindacale - devono essere restrittive per tutelare gli sforzi dei lavoratori e delle aziende del settore per realizzare prodotti di valore. Perché le competenze lavorative sono eccellenti e le produzioni avanzate, tutto questo deve essere tutelato. Insieme aziende e sindacati tutto questo possono realizzarlo, bisogna rafforzare il sistema delle relazioni industriali”.
“Come sindacati e parti datoriali - ha fatto notare l'esponente Cgil -, abbiamo idee e proposte. Come associazioni rappresentanti del lavoro e delle imprese, siamo sempre stati chiamati ad affrontare le crisi, ma siamo capaci di programmare e progettare, perché siamo dentro a questi settori, li conosciamo. Abbiamo idee valide e vogliamo essere ascoltati”
“Il Governo ha presentato il Pnrr, ma ha delle maglie troppo larghe. Noi stiamo organizzando delle iniziative comuni per orientare investimenti per realizzare progetti e sviluppo. Abbiamo bisogno di redistribuire impegni, responsabilità e profitti. Insieme possiamo crescere, migliorare e competere al meglio. La nostra paura è che all’estero mirino a delegittimare la nostra leadership industriale, dobbiamo tutelerà le nostre competenze e il nostro know how”: ha concluso la segretaria nazionale Filctem.