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Ci sono circa 850 precari ancora da stabilizzare nel Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche. Lavoratrici e lavoratori che rappresentano il cuore dell'ente e ne sono il futuro, oltre che il presente. Alcuni di loro però sono "scaduti", altri scadranno a breve, nonostante abbiano i requisiti previsti dalla legge Madia per essere stabilizzati.
Oggi, 7 marzo, la mobilitazione farà tappa a Lecce, dove alle ore 11,30 si terrà nell'area della ricerca Ecotekne, sulla via per Monteroni, un flash-mob dei lavoratori rimasti fuori dalle stabilizzazioni. L'iniziativa, sostenuta dalla Flc Cgil di Lecce, si inserisce all'interno della vertenza nazionale che vede coinvolte tutte le sedi del Cnr d'Italia, promossa dai Precari Uniti Cnr.
Nei giorni scorsi Flc Cgil, Fir Cisl e Uil Scuola Rua, nel corso di un'assemblea con i precari del Cnr a Roma, hanno chiesto con forza, alla presenza degli onorevoli Luca Pastorino, Alessandro Mellicchio e Marco Bella intervenuti a sostegno della manifestazione, "che l'Ente utilizzi tutte le risorse disponibili, in particolare i 34 milioni di euro per completare il processo di stabilizzazione. Garantendo, nelle more della stabilizzazione, la proroga dei contratti in scadenza".
Il presidente dell'ente, Massimo Inguscio, si è impegnato a deliberare entro marzo, previo confronto con le organizzazioni sindacali, il PTA 2019-2021, per procedere quindi all’assunzione di 300 C.2 e completare poi l’intero processo entro i primi mesi del 2020. La Flc Cgil ha rinnovato la richiesta di stabilizzare, contestualmente ai C.2, i C.1 non prioritari. E ha, di nuovo, sollecitato l’ente a trovare soluzioni idonee per l’assunzione dei TD a chiamata diretta".
"La Flc Cgil - si legge in una nota del sindacato dei lavoratori della conoscenza - vigilerà perché le promesse del presidente si concretizzino e continuerà ad essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori precari finché tutti siano stabilizzati. Tutti, nessuno escluso".