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Si è tenuto oggi, 8 ottobre, l’incontro per affrontare nello specifico le conseguenze del piano Transformation 2 win di Cnhi sugli stabilimenti Power train e Construction equipment. "La prima riunione - rende noto Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom Cgil e responsabile automotive - ha visto la presenza al tavolo, oltre che delle relazioni industriali, anche di Annalisa Stupenengo, amministratore delegato di Fpt industrial. Cnhi ha illustrato e ribadito gli elementi del piano, ma non ha aperto ad alcuna novità sulle soluzioni produttive e occupazionali per i lavoratori degli stabilimenti interessati. In particolare, su Pregnana Milanese, l'azienda ha ribadito la volontà di chiudere lo stabilimento e di trasferire le attività a Torino. L'operazione coinvolge 260 lavoratori, a cui vanno aggiunti i lavoratori dell’indotto".
"Non solo. L’amministratore delegato - prosegue il dirigente Fiom - ha confermato le decisioni su Foggia e Torino, con la riorganizzazione delle produzioni e gli spostamenti di prodotti e investimenti sulla transizione ecologica dei motori. Ma questa scelta non garantisce la certezza dell’occupazione per tutti i lavoratori, perché troppe sono le variabili a partire dal mercato".
Nel pomeriggio si è svolto l’incontro con l’amministratore delegato di Construction equipment, Carl Gustaf Goransson, che ha ribadito la cessazione della produzione su San Mauro e la trasformazione in polo logistico. "A oggi, però - commenta De Palma - non è chiaro se la piattaforma logistica servirà a Cnhi e Iveco Pwt dopo lo spin off, e comunque la riconversione non garantirebbe l’occupazione. Mentre su Lecce rimarrebbero la totalità degli occupati".
La Fiom ha ribadito che è indispensabile avviare il tavolo negoziale al Mise: "È necessario trovare una soluzione industriale che garantisca l’occupazione per tutti i lavoratori e i siti produttivi. La strategia aziendale di migliorare i risultati di redditività deve garantire gli investimenti necessari per l’innovazione e la riorganizzazione delle produzioni in tutti gli stabilimenti. La nostra mobilitazione e campagna d'informazione proseguirà in tutti i siti di Cnhi”, conclude De Palma.