Dopo oltre un anno dal suo insediamento, si è riunito il tavolo sul caporalato, alla presenza delle ministre Nunzia Catalfo e Teresa Bellanova e dei ministeri dell’Interno e della Giustizia.
“Di sicuro un evento importante, che abbiamo salutato con grande soddisfazione, soprattutto dopo le parole delle ministre presenti, che hanno assunto l’impegno di portare a termine il percorso in breve tempo – commenta Giovanni Mininni, segretario generale Flai Cgil –. Occorre fare presto, infatti, perché la legge 199/2016 non prevedeva decreti attuativi, eppure è ancora inattuata per tutta la parte preventiva che darebbe risposte ai problemi di trasporto, collocamento e accoglienza dei lavoratori agricoli”.
“Pur esprimendo la nostra gratitudine alle forze dell’ordine per il lavoro che stanno svolgendo nel contrasto all’illegalità, con le centinaia di arresti e provvedimenti messi in atto contro sfruttatori e caporali, non potremo ritenerci soddisfatti fino a quando non s'insedieranno tutte le sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità, in quanto luoghi deputati alle azioni positive e di prevenzione”, prosegue il leader Flai.
“Abbiamo apprezzato, sempre nelle dichiarazioni delle due ministre, che finalmente non si parla più di modificare la legge e perciò dobbiamo passare alla sua applicazione, anche per quel che riguarda la messa in condivisione delle banche dati dell’Agea, dell’Inps e dell’Ispettorato del lavoro, per individuare gli indici di coerenza aziendale e così svolgere un lavoro più efficace d'indirizzo dell’attività ispettiva, come già previsto dalla ‘199’ stessa”, continua il dirigente sindacale.
“Infine, abbiamo molto apprezzato la presentazione del piano triennale di contrasto al caporalato e allo sfruttamento, illustrato dal ministero del Lavoro, perché in esso si evince, finalmente, una visione d’insieme necessaria per aggredire l’illegalità diffusa nel settore agricolo, di cui abbiamo estremamente bisogno. Ci aspettiamo, quindi, azioni concrete e conseguenti agli impegni assunti ieri, con la consapevolezza che anche noi continueremo a dare un importante contributo per sconfiggere questa piaga e ridare dignità al lavoro”, conclude il sindacalista.