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Si partirà dai luoghi di lavoro per passare alle mobilitazioni di carattere regionale. Ma non si esclude neppure un appuntamento di carattere nazionale. Per sostenere le proposte e le piattaforme presentate al governo in questi mesi e nell'incontro del 26 ottobre alla Presidenza del Consiglio (in tema di investimenti, lavoro pubblico e privato, creazione di nuova occupazione, protezioni sociali, fisco, pensioni), per modificare in tal senso le misure previste in legge DI stabilità, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di avviare un percorso di mobilitazione con assemblee sui posti di lavoro, iniziative e manifestazioni regionali, con tutte le modalità e gli strumenti per garantire la più ampia partecipazione. I gruppi dirigenti dei tre sindacati confederali lo hanno fatto sapere tramite un comunicato unitario.
"Le iniziative - si legge nella nota stampa unitaria - si svolgeranno a partire dal deposito della legge di stabilità in Parlamento e avranno momenti di verifica entro il mese di novembre per rafforzare e ricalibrare se necessario le iniziative di mobilitazione, non escludendo iniziative nazionali". Alle iniziative di mobilitazione, fanno sapere le tre confederazioni, parteciperanno le segreterie generali e confederali di Cgil, Cisl, Uil. Le modalità organizzative su questo schema "saranno determinate dalle strutture confederali regionali e dalle categorie. Il percorso sarà sottoposto alla discussione degli organismi dirigenti dei sindacati nei prossimi giorni".