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La Flai Cgil di Brindisi ha celebrato lo scorso 25 agosto a Oria la sua giornata della memoria per le vittime del caporalato. “Braccianti, cittadini, rappresentanti delle istituzioni e membri della nostra comunità – spiega il segretario Gabrio Toraldo – si sono riuniti per ricordare Maria Marsella, Antonia Carbone e Maria Dell’Aquila, vittime di una tragedia che, a distanza di 31 anni, rimane viva nella memoria collettiva”. Le tre donne, tutte braccianti agricole sfruttate, proprio il 25 agosto del 1993 morirono a 25, 29 e 51 anni in un incidente stradale mentre andavano al lavoro.
Una giornata di profonda commozione, un momento in cui il ricordo ha assunto un valore ancora più forte grazie alla presenza del sindaco di Oria, Cosimo Ferretti, e dei rappresentanti della Flai e della Cgil: Giusy De Simone, Gabriele Guarino e Gabrio Toraldo della Flai, Antonio Macchia della Cgil e della Flai Puglia. Presente anche Lorenza Conte, molto attiva nella lotta al caporalato nei mesi che seguirono la tragedia, insieme a una rappresentanza del presidio di Libera. La partecipazione è stata impreziosita dalla presenza delle compagne di viaggio delle tre donne scomparse, che con non poca emozione hanno condiviso la loro testimonianza di quei terribili momenti.
“La santa messa, celebrata da Don Ivan nella chiesa di San Domenico, ha toccato profondamente i cuori di tutti i presenti – racconta Toraldo –. Le sue parole ci hanno ricordato l’importanza di mantenere viva la memoria di questo tragico evento per evitare di commettere gli stessi errori nel presente e nel futuro. Non dobbiamo dare valore solo al denaro, ma piuttosto investire nella speranza, nelle certezze, nei diritti e nella dignità di ogni vita umana. Solo così potremo costruire un futuro migliore, non solo per noi stessi, ma per tutte le generazioni che verranno”.
Subito dopo la messa è stata deposto una corona di fiori in ricordo di tutte le persone che, come Maria, Antonia e Maria, hanno perso la vita a causa dello sfruttamento lavorativo di fronte al Monumento alle Vittime del caporalato. “Un gesto simbolico che ci ha ricordato quanto sia importante continuare a lottare contro ogni forma di sfruttamento, perché questa battaglia non è ancora stata vinta”.
“Il caporalato continua a essere una piaga presente nel nostro territorio e nel resto del Paese. È un fenomeno che distrugge vite, calpesta diritti e alimenta un sistema basato sulla paura e sulla sopraffazione. La legge 199/2016 è uno strumento fondamentale per contrastare questo fenomeno, ma affinché sia davvero efficace, è necessario che venga applicata con rigore, soprattutto nella sua parte preventiva. Abbiamo bisogno di legalità, abbiamo bisogno che le leggi create ad hoc funzionino davvero”.
La Flai Cgil Brindisi, insieme a tutte le istituzioni coinvolte, continua a portare avanti con determinazione questa lotta. “Tra le nostre proposte, ribadiamo l’importanza di una maggiore adesione alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità e la necessità di potenziare i servizi di trasporto e residenza per i lavoratori agricoli, strumenti essenziali per togliere alle organizzazioni criminali il controllo sull’intermediazione della manodopera. Inoltre, abbiamo chiesto che Brindisi non perda l’opportunità di utilizzare i 2 milioni di euro disponibili per la creazione di strutture anti-ghetto, necessarie per migliorare le condizioni di vita dei braccianti immigrati”.
La lotta non si ferma qui. “Continueremo a lavorare per garantire maggiori diritti e tutele ai lavoratori agricoli e dell’agroindustria – promette Toraldo – con la convinzione che solo attraverso l’unione e l’impegno costante potremo sconfiggere il caporalato una volta per tutte. Grazie a tutti coloro che si sono uniti a noi per ricordare e per lottare. Oria non dimentica, e noi continueremo a tenere vivo il ricordo e l’impegno, affinché il sacrificio di Maria, Antonia e Maria non sia stato vano”.