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Si è tenuto l'incontro sulla vertenza Blutec con la partecipazione del coordinatore della struttura sulle crisi Annibaletti, del capo della segreteria tecnica del viceministro D’Addona, di Invitalia, dei Commissari straordinari, delle Istituzioni locali, mentre era ancora un volta assente la Regione Sicilia. Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom Cgil, Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom Cgil Sicilia, e Silvia Spera, area Politiche industriali per la Cgil nazionale.
Su Termini Imerese, spiegano, "la situazione è drammatica: abbiamo appreso al tavolo che Terna avrebbe manifestato un interesse su una porzione dell’area dell’ex stabilimento Fiat e in seguito ad incontro con Regione e Comune ha deciso di escludere l’area Blutec per altre".
La Fiom e la Cgil chiedono "chiarezza sulle responsabilità perché quelle risorse avrebbero consentito il finanziamento del prepensionamento di una parte dei lavoratori ex Fiat. Nell’ incontro di oggi abbiamo chiesto di riaprire alla possibilità con il coinvolgimento di tutte le istituzioni. Le istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità ed è necessaria trasparenza. È necessario un provvedimento legislativo che accompagni all'uscita chi è prossimo alla pensione".
Ma soprattutto, per la Fiom e la Cgil è necessario avviare un percorso concreto con Invitalia, l’individuazione di un Advisor e le Istituzioni tutte per valutare quali soggetti industriali a carattere locale e nazionale potrebbero essere interessati al progetto di rilancio dell’area industriale di Termini Imerese, utilizzando le risorse del Pnrr nell'ambito della riconversione sostenibile delle produzioni. Altro elemento negativo - poi - è aver appreso che il nuovo accordo di programma prevede risorse certe ma inferiori alle precedenti.
Nel corso dell’incontro è stato illustrato lo stato di avanzamento dei programmi di cessione dei rami Metallic di Ingegneria Italia e dei rami di Blutec Engineering, Chemical e Lighting. Per quanto riguarda il ramo Metallic di Ingegneria Italia che coinvolge gli stabilimenti di Atessa e Tito Scalo, si è definito il passaggio al gruppo MA. Il programma di Ingegneria Italia si concluderà alla fine dell’anno.
Sulla parte Engineering, proseguono i sindacati, "riteniamo insufficiente la cessione con l’assunzione solo di 19 su 55 lavoratori. Non sosterremo nessuna soluzione che non preveda il riassorbimento di tutti i lavoratori anche attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Sono stati pubblicati due bandi per la vendita dei rami Chemical e Lighting. Per il ramo Chemical bisognerà capire l’affidabilità delle proposte e dei soggetti industriali interessati. Preoccupa la situazione del Lighting, in quanto non è arrivata nessuna offerta, e pertanto presto sarà bandita una nuova procedura di gara. Occorrerà che Governo e Regione Piemonte aprano un confronto con Stellantis sulla catena della fornitura".
"Il punto - dunque - è capire come individuare una soluzione vera occupazionale per tutti i lavoratori della procedura. La reindustrializzazione di Termini Imerese e la garanzia occupazionale di tutti i lavoratori, compresi quelli dell’indotto è l’impegno che lo Stato ha preso con il territorio. Il tavolo ministeriale di confronto sarà aggiornato presso la Regione Sicilia entro la prossima settimana”.