PHOTO
Dopo mesi di trattativa, grazie anche alla collaborazione dei tecnici del ministero e alla straordinaria mobilitazione messa in campo dai lavoratori, abbiamo raggiunto un accordo che cancella i licenziamenti, rendendo disponibile unicamente l’uscita dei lavoratori che vorranno lasciare il gruppo in maniera volontaria”.
A dirlo sono Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, commentando l’incontro sulla vertenza Berco che si è svolto giovedì 10 aprile a Roma, presso il ministero delle Imprese, alla presenza del ministro Urso, a pochi giorni dalla scadenza della procedura che avrebbe portato alla possibilità di licenziare, in maniera unilaterale, 247 lavoratori.
“Abbiamo portato l’azienda – spiegano i sindacati – a rinunciare alla possibilità di avviare ulteriori procedure per un periodo di almeno quattro anni e, la stessa, richiederà la copertura degli ammortizzatori sociali per far fronte alla mancanza di carichi di lavoro per la salvaguardia occupazionale”.
Le strutture territoriali, con le Rsu e l’azienda, saranno impegnate “ad avviare il confronto per il rinnovo del contratto integrativo aziendale che, anche se attualmente congelato, alla sua sottoscrizione produrrà i suoi effetti in maniera retroattiva dal 1° marzo 2025. Qualora la trattativa sull’integrativo dovesse subire momenti di stallo, il ministero si impegnerà a riconvocare le parti per trovare una valida mediazione”.
I sindacati ritengono “fondamentale l’impegno del ministro a ricercare un consolidamento produttivo del sito di Copparo (Ferrara), come dell’intero gruppo, percorrendo la possibilità di sinergie con altre aziende. Da qui dovrà realizzarsi un nuovo piano industriale da discutere con le organizzazioni sindacali”.
Fiom, Fim e Uilm concludono esprimendo “fortissima gratitudine a tutti i lavoratori che hanno contribuito a questo risultato con la loro mobilitazione e i loro sacrifici e alla comunità – istituzioni incluse -che non hanno fatto venir meno la loro solidarietà”.