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Sono partiti all'alba i lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno (Firenze) per essere in presidio oggi (giovedì 31 ottobre) sotto la sede del ministero dello Sviluppo economico, a partire dalle ore 10, in contemporanea con l'incontro tra sindacati, istituzioni e azienda. A sostegno della mobilitazione ci sono con loro anche alcuni rappresentanti delle istituzioni territoriali.
211 lavoratori dei 318 iniziali sono ancora in cassa integrazione per cessazione di attività. L'ammortizzatore scadrà il 31 dicembre prossimo e, in vista di quella data, la multinazionale belga ha già inviato le lettere di licenziamento. “Per questa ragione chiederemo di conoscere non solo quali novità ci sono per la reindustrializzazione dello stabilimento e la ricollocazione di tutti gli operai, ma anche l'impegno del governo per la proroga della cassa integrazione”, si legge in un comunicato della Fiom.
“Al ministero dello Sviluppo economico chiediamo impegni concreti, poche cose ma fondamentali: che siano prorogati degli ammortizzatori sociali, perché per valutare gli interessamenti è necessario avere tempo; che il governo valuti e si faccia garante della solidità industriale e finanziaria dei soggetti che presenteranno un piano industriale per la riorganizzazione dello stabilimento di Figline Valdarno; che siano salvaguardati tutti i posti di lavoro; che venga fissata già domani la data del prossimo incontro. Come organizzazioni sindacali, convocheremo ai primi di novembre un’assemblea congiunta dei lavoratori”. Lo dichiarano in una nota congiunta Alessandro Beccastrini, segretario Fim Cisl, e Daniele Calosi, segretario Fiom Cgil Firenze.
L'iniziativa s'inserisce nell'ambito della mobilitazione dei metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm, che hanno proclamato per oggi due ore di sciopero generale con assemblee nei luoghi di lavoro. Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil, sarà al presidio dei lavoratori della Bekaert.