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"Con riguardo ai contenuti della conciliazione, intervenuta tra le sigle sindacali Fisac Cgil, First Cisl, Uilca Uil e Banco Bpm nel giudizio da queste avviato con ricorso ex art. 28 Legge 300/1970, si precisa che, contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa, la suddetta conciliazione non ha ad oggetto la ricomposizione del tavolo sindacale unitario in Banco Bpm. Le scelte in tale campo sono e rimangono, come riconosciuto anche nel citato verbale, prerogativa esclusiva delle parti e non costituiscono, pertanto, in alcun modo oggetto dell’accordo conciliativo". Lo affermano in una nota le organizzazioni sindacali Fisac Cgil, First Cisl e Uilca Uil di Banco Bpm.
“Nell’ambito delle proprie incondizionate prerogative sindacali, First Cisl i sindacati hanno dunque piena facoltà di richiedere tavoli separati, e in ogni caso di non aderire a eventuali richieste di tavoli unitari, dovendosi dare altresì atto delle maggioranze rappresentate ed espresse nei negoziati. Ciò corrisponde a prassi ricorrenti nel settore ed anche, in recente passato, in Banco Bpm”.
Quindi la nota sindacale prosegue: “Si prende atto con soddisfazione della rimozione da parte aziendale del comunicato del primo luglio, così come da invito del giudice contenuto nel verbale di conciliazione. Si ricorda inoltre che, contrariamente a quanto scritto da alcune testate, le conciliazioni, non essendo sentenze, non possono ovviamente fare giurisprudenza. First Cisl, Uilca Uil e Fisac Cgil sono sempre disponibili al negoziato, e rivendicano oggi l'urgente ripresa delle trattative con le richieste modalità”.