Rimane alta l’allerta dei sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti nell'annosa vertenza dei 16 mila ex Lsu e appalti storici addetti ai servizi di pulizia, ausiliariato e mantenimento del decoro nelle scuole statali italiane di ogni ordine e grado. Le tre sigle hanno deciso nuove iniziative di mobilitazione e sciopero da programmare nei prossimi giorni. Alla base della protesta l’avvio delle procedure di licenziamento comunicate dalle imprese del settore affidatarie ed esecutrici degli appalti nell’ambito della convenzione Consip Scuole, imputandone l’attivazione alla cessazione delle attività seguita dalle disposizioni di legge relative al processo di internalizzazione.
Procedure definite dai sindacati “premature e non consone” che pure stigmatizzano l’assenza del “decreto interministeriale per rendere effettivo il processo di internalizzazione”.
In più riprese negli ultimi mesi, sottolineano i sindacati, “unitamente alle proprie sigle confederali, abbiamo richiesto un incontro urgente alla presidenza del Consiglio e ai ministeri competenti per gestire tutta la vertenza in modo organico e rispondente alla tutela occupazionale e di reddito, come fatto in analoghe situazioni riguardanti gli appalti della cosiddetta convenzione Consip Scuole che nel corso degli anni si sono succedute, ma che ad oggi non hanno ricevuto riscontro”.
I sindacati chiedono di dare seguito alle osservazioni e alle proposte presentate nell’ultimo incontro del 1° agosto per accelerare la pubblicazione del decreto interministeriale necessario alla stabilizzazione e per l’avvio della procedura selettiva e sollecitano l’attivazione immediata delle procedure per poter rispettare i tempi previsti dalla legge. Condividendo la scelta di internalizzare il servizio, che metterebbe fine alle tante difficoltà affrontate negli ultimi anni, le tre sigle esortano a definire una soluzione che coinvolga tutta la platea dei lavoratori coinvolti.
I sindacati sollecitano infine l’attivazione di una cabina di regia interministeriale presso la presidenza del Consiglio dei ministri finalizzata a individuare ulteriori risorse per assicurare la continuità occupazionale e del reddito dei lavoratori, a individuare soluzioni condivise e a dare risposte certe alle migliaia di lavoratori e lavoratrici oggi occupati nelle scuole di ogni ordine e grado, realizzando una vera tutela dei livelli reddituali e occupazionali.