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“Domani, 28 maggio, saremo tutti a Roma, in piazza Montecitorio insieme alle nostre confederazioni, agli amici di Feneal e Filca, alle associazioni ambientaliste e antimafia, per dire un chiaro no al ritorno alla giungla negli appalti”. Così in una nota Alessandro Genovesi, segretario generale Fillea, la categoria degli edili, ricorda la manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil per domani, alle 9,30, contro le modifiche al Codice degli appalti, proposte dal governo gialloverde.
“Per far ripartire i cantieri servono una riduzione e una qualificazione delle stazioni appaltanti, non il loro aumento. Servono norme per ridurre il contenzioso amministrativo e non meno trasparenza e legalità, non il ritorno al massimo ribasso, non la liberalizzazione del subappalto, che vogliono dire meno tutele per i lavoratori, meno sicurezza, più concorrenza sleale”, continua il sindacalista.
Per sbloccare la attuali opere ferme, servono politiche industriali mirate, con la creazione di un fondo misto - banche e Cassa depositi e prestiti - per salvare e rilanciare le principali aziende del settore, prosegue il dirigente sindacale. "Servono politiche per una riconversione green del costruito, non certo tornare alla spesa allegra delle varianti facili e del general contractor, dove lo stesso soggetto progetta, esegue e collauda. Servono norme chiare ed efficaci, non la totale deregolamentazione con supercommissari che opereranno in deroga al Codice stesso. Noi chiediamo un rilancio del settore, qualificando lavori e imprese, rispettando il ccnl dell’edilizia contro ogni forma di dumping, chiediamo di assumere quelle migliaia di geometri, architetti, ingegneri che nel tempo abbiamo perso nelle nostre pubbliche amministrazioni”.
Invece, quello che propone il governo, rileva Genovesi, "è un ritorno alla legge della giungla, al massimo ribasso come regola, ai cartelli come strumento di competizione, alla liberalizzazione del subappalto, nonostante il numero crescente di lavoratori al nero e d'infortuni mortali. Perciò, sosterremo in tutte le sedi le battaglie che unitariamente come sindacato delle costruzioni e come Cgil, Cisl e Uil verranno portate avanti. Insieme ad Avviso pubblico, Acli, Arci, Libera, gruppo Abele, Legambiente, Kyoto club, Sos impresa, centro Pio La Torre e tanti imprenditori seri che vogliono competere sulla qualità e sul buon lavoro”.